Leggo (F. Balzani) – Girona, caposaldo della cultura catalana. Ma anche una delle più antiche città romane, circondata da un’enorme cinta muraria. Quella che ha varcato ieri Ghisolfi per sbloccare una volta per tutte l’affare che porterà Artem Dovbyk alla Roma. L’accelerata per il bomber ucraino è arrivata in mattinata. Il Girona, infatti, dopo aver studiato nella notte il rilancio giallorosso da 32 milioni più 6 di bonus ha replicato con una richiesta da 35 più 5, ma l’offerta della Roma era la stessa dell’Atletico già accettata giorni fa e poi svanita di fronte al dietrofront di Dovbyk. Ghisolfi si è messo così in viaggio. Con lui l’agente del calciatore, già d’accordo per un quinquennale da 3 milioni. In serata il dirigente giallorosso ha poi cenato insieme a Dovbyk.
Anche Alona Iurchenko, la consulente legale dell’agenzia ucraina Alik fg che si occupa della stipula contratti. Ci sono da risolvere le formalità di un affare che dovrebbe vedere salire la parte fissa a 34 a cui aggiungere 4 milioni di bonus. Dovbyk – a meno di clamorose sorprese – diventerà oggi il terzo acquisto più costoso della storia superando di poco Batistuta (circa 37 milioni di oggi). Il secondo dell’era Friedkin dopo Abraham.
Il terzo si chiama Soulè che ieri ha parlato per la prima volta da romanista: “Un sogno essere qui. Mi ha convinto il modo di giocare di De Rossi e l’amore per questa città. Ho scelto la maglia 18, come Batistuta anche se l’ho fatto per mia nonna”. Sempre più vicino ai saluti Abraham visto il ritorno di fiamma dell’Everton.