Adesso Fonseca ha capito la Serie A

Il Tempo (F. Biafora) – La lunga evoluzione di Fonseca. Con la qualificazione ai sedicesimi di Europa League in tasca la Roma continua a godersi il proprio splendido momento di forma, consapevole che la partita di domani con il Napoli, rappresenti uno spartiacque della stagione e possa far spiccare veramente il volo. Lo sa bene mister Fonseca in cui è riuscito a trovare una nuova e definitiva quadra tattica con il 3-4-2-1. Nei risultati della squadra giallorossa c’è tanto della mano del suo allenatore, riuscito a dare un’identità precisa al gruppo e in grado di mantenere quell’ambizione offensiva che lo ha portato ad essere il secondo tecnico della storia giallorossa come numero di gol segnati nelle prime sessanta partite alla guida della Roma. “Non sono l’allenatore che ero l’anno scorso, mi sono evoluto soprattutto a livello tattico, questi anni in Italia sono stati un’esperienza di grande apprendimento. Sono sempre stato ossessionato dal possesso palla, qui ho imparato ad apprezzare altri momenti come la transizione offensiva. Dobbiamo renderci conto che se siamo chiusi nelle nostre convinzioni diventa difficile adattarci a contesti complessi come quello italiano. Essere offensivi è la cosa fondamentale che ci interessa, è entusiasmante vedere una squadra offensiva, una squadra che sa segnare. Non posso dire che a Roma ho idealizzato un modello di gioco. Quello che avevo in testa quando sono arrivato è molto distante da quello che siamo oggi. Abbiamo imparato dall’esperienza, dalle altre squadre” ha detto a Quarantena da Bola. Un altro passo di crescita potrà essere l’imminente arrivo di Tiago Pinto a Roma, quella figura che a lungo ha chiesto per avere un supporto nella gestione del gruppo. “Per me la figura del direttore sportivo è fondamentale. Non ho ancora avuto il privilegio di parlare con Tiago Pinto ma sono ovviamente contento del suo arrivo.

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