Adesivi in curva: “Nessun intento antisemita”

La Repubblica – In quattordici rischiano il processo per istigazione all’odio razziale per la vicenda degli adesivi di Anna Frank in maglia giallorossa appicciati all’Olimpico, durante la partita Lazio-Cagliari, dello scorso 22 ottobre. Ieri in quattro si sono difesi di fronte al pm sostenendo che si è trattato solo di «uno sfottò tra tifosi, niente xenofobia, nè antisemitismo ». Intanto la procura che ha chiuso le indagini un mese fa si prepara a chiedere il rinvio a giudizio dei 14 ultrà. Tra l’altro il procuratore aggiunto Francesco Caporale contesta ai tifosi anche dei nuovi episodi. I supporter laziali, infatti, avevano attaccato nel settore di solito occupato dai romanisti altri adesivi tra i quali: “Romanista Aronne Piperno” (si tratta dell’ebanista ebreo del film Il Marchese del Grillo) e poi “Romanista Ebreo”. «Con intento chiaramente denigratorio ponendo in essere una condotta di discriminazione e di incitamento all’odio», si legge nel capo d’imputazione.

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