La Gazzetta dello Sport (G. Teotino) – Il calcio europeo volta pagina ed entra in una nuova dimensione, che non si discosta molto dai propositi dei club che avevano annunciato il varo della Superlega. Il nuovo pacchetto di provvedimenti che sostituirà le regole in vigore in materia economico-finanziaria non si chiamerà più Financial Fair-Play, ma Regolamento per le licenze dei club e la sostenibilità finanziaria.
Scompare il Fair Play, quindi il tentativo di contenere lo strapotere dei ricchi al potere e diventa prioritario il concetto di sostenibilità, anche a causa dei 7 miliardi di euro di ricavi venuti in meno per la pandemia.
Niente salary cap all’americana: alla base del nuovo regolamento ci sarà il limite posto ai costi sostenuti per la squadra che dopo una breve frase transitoria non potrà superare il 70%. Cade il principio della brek even rule, una sorta di obbligo di pareggio di bilancio. Aumenteranno i controlli tesi a scongiurare che qualche club salti in aria improvvisamente e le sanzioni nei confronti di chi ha debiti saranno più rigide, come saranno più stringenti i divieti di sponsorizzazioni di parte correlate.
I ricchi, però, potranno ricominciare a spendere molto di più di chi non è ricco. La Bundesliga ha fatto sapere di non condividere queste regole che favoriscono le squadre inglesi. Ancora non è noto il pensiero della Serie A.