Corriere della Sera (L. Valdiserri) – A suo modo è un simbolo della Roma che doveva essere e non è stata. Il club di Trigoria ha ufficializzato ieri la risoluzione del contratto con la Nike, sponsor tecnico dei giallorossi, che era stato firmato nel 2014 e doveva avere durata decennale. Il brand del baffo continuerà a fornire il materiale tecnico alla squadra anche per la prossima stagione. È la fine di un’unione che è stata più di immagine che di sostanza, un fiore all’occhiello che James Pallotta voleva avere. I presidere voleva entrare, anche attraverso la maglia, nell’elite del calcio che conta. Per questo non ha avuto indecisioni a rompere con Kappa ai tempi, anche se garantiva un introito superiore. Il contratto con la Nike infatti garantiva un compenso fisso annuale di 4 milioni più bonus, oltre a circa un milione ulteriore di ricavi per quanto riguarda la fornitura di prodotti. Il bilancio però in questi anni è andato peggiorando e dunque serve un deal più ricco per dare una mano ai conti. Nelle scorse settimane è uscito il nome della Under Armour, bostoniana come Pallotta e come la dirigenza del Liverpool.