Il Messaggero (D.Magliocchetti-S.Carina) – Smalling e Acerbi, così diversi ma allo stesso tempo così uguali. Il giallorosso guida silenziosa, il biancoceleste capace di toccare il fondo e risalire sino a guadagnarsi di nuovo la nazionale. Entrambi leader, spetta a loro fermare Immobile e Dzeko. Acerbi con la Roma non ha una grandissima tradizione, sin dai tempi del Sassuolo. Questo per lui sarà il quinto derby, ma in quattordici incontri totali ha collezionato appena una vittoria (quando due anni fa la Lazio vinse 3-0). Nella scorsa stagione si è tolto lo sfizio di segnare una rete e spera di bissare, ma soprattutto di fermare Dzeko, uno degli attaccanti che soffre maggiormente.
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A Smalling invece, nel giro di 5 giorni, sono toccati prima Lukaku e poi Immobile. Con l’azzurro il confronto è limitato allo scorso 26 gennaio, quando l’avversario rimase a secco. Quando l’asticella si alza, Smalling sale di livello. Un leader silenzioso capace di regalare tranquillità al reparto. Un anno fa fu probabilmente il migliore in campo dopo Under, una partita magistrale, in cui chiuse tutti i varchi all’attacco laziale.