La Repubblica (F. Ferrazza) – Talmente gli sono piaciuti, che potrebbe riproporli anche oggi contro il Torino. La coppia Abraham–Zaniolo ha prodotto tre gol in due in Conference League, e Mourinho sembra intenzionato a proseguire sulla strada del nuovo assetto tattico.
Discutono, fanno pace, si abbracciano e poi si rimandano a quel paese: caratteri complicati e tanta personalità a confronto, per i due ragazzi e la voglia di rubare la scena, rischiando a volte giocate un po’ troppo egoiste. Parlano un misto di parole tra inglese e italiano per capirsi, trovandosi con i piedi e cercando di prendere le giuste misure.
D’altra parte bisogna fare di necessità virtù, camuffando con qualcosa di produttivo una situazione d’emergenza. Perché il centrocampo sarà completamente stravolto dalle assenze dello squalificato Veretout e di Cristante, positivo al Covid insieme a Villar.
Toccherà quindi al difensore Mancini sacrificarsi in mezzo al campo, accanto a Pellegrini, soluzione adottata per la prima volta da Fonseca. “Mancini, insieme a Cristante e Mkhitaryan, fa parte di questi giocatori multifunzionali per noi – ammette Mou – è molto importante la sua disponibilità a spostarsi a centrocampo, se dovrà farlo“.
Anche perché in difesa, con il rientro di Smalling, ha più scelte il portoghese. La corsa al quarto posto passerà per la sfida col Torino di oggi, il turno infrasettimanale di mercoledì a Bologna e poi l’Inter, sabato prossimo, in casa. Tre gare in sette giorni per non perdere il treno velocissimo della zona Champions, che non attende e regala poche possibilità di commettere passi falsi.