La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Tammy Abraham on fire. Il centravanti della Roma è carico come non mai. Nelle parole riportate dal quotidiano, traspare la carica dell’ attaccante inglese che ha suonato la carica all’ambiente romanista, cui ha indicato l’obiettivo: la vetta del campionato. L’arrivo di Dybala ha motivato ancor di più Tammy, pronto a ripetersi dopo la straordinaria prima stagione giallorossa.
Domani giocherete contro il Tottenham, che ha preso Conte al posto di Mourinho. Sarà Tammy il suo “vendicatore”?
Dico solo che è una grande emozione giocare contro il Tottenham in una terra così affascinante come Israele. Per me è sempre bello affrontare squadre inglesi. La sfida contro gli Spurs arriva al momento giusto perché un avversario del genere ci può aiutare a crescere e a migliorare fisicamente. Certo, loro sono più avanti nella preparazione, ma non è una scusa. Partite del genere servono proprio per entrare nel ritmo gara. Stiamo allenandoci parecchio, lavorando anche per prevenire gli infortuni. Insomma, mi sembra che tutto vada nel migliore dei modi.
Lei ha conosciuto Conte: che ricordi ha di lui?
L’ho conosciuto quando arrivò al Chelsea. Era l’inizio della stagione e io poi andai in prestito, ma ho avuto modo di verificare che è un grande uomo e un grande allenatore.
La vogliamo far litigare: chi è meglio Mourinho o Conte?
(Ride) Come fai a scegliere? Sono due grandi tecnici e hanno fatto entrambi una grande carriera. Poi con Mourinho ho lavorato di più, mi ha conosciuto che ero un ragazzino. È uno che sa portarti sempre al meglio. L’ho detto diverse volte quanto gli sia grato per avermi fatto crescere.
È arrivato per lei il momento del primo gol della stagione?
In effetti lo sto cercando.
Nella prossima annata riuscirà a fare ancora meglio rispetto alle 27 reti della scorsa?
L’ultima è stata una buona stagione, ma io lavoro perché quella successiva sia sempre la migliore del mia carriera. Spero riuscire a battere il mio record di gol. Senza fretta, però, perché non sono ancora al cento per cento della condizione. D’altronde a questo punto del lavoro, nessuno lo è. Spero di essere pronto per la Salernitana.
Che cosa ha pensato quando la Roma ha preso Dybala?
Penso che sia un privilegio aver portato un giocatore così forte nella nostra squadra. Significa molto per i tifosi, che infatti lo hanno accolto alla grande. Il messaggio mi pare chiaro: la società sta sviluppando un grande progetto tecnico e i risultati si stanno vedendo.
Quando ha visto la presentazione dell’argentino cosa ha pensato?
Che è stata una cosa incredibile. L’ho seguita online. Vedere tanti tifosi in festa è stato emozionante. Alla fine, a Paulo ho anche mandato un messaggio.
Teme che la Joya possa soppiantarla come re di Roma?
A Roma ci possono essere due re.
Arriva il Tottenham: non ha più nostalgia della Premier?
Non ho nessuna nostalgia della Premier. Grazie ai tifosi giallorossi, dal primo giorno che sono arrivato mi sono sentito a casa. Qui posso esprimere il mio modo di essere, il mio modo di giocare. Credo che venire alla Roma sia stata la migliore decisione che ho preso nella vita.
Ma il Chelsea il prossimo anno, con 80 milioni può far scattare la clausola per riportarla a Londra. Qualche volta ci pensa?
Io penso solo al presente. Sono concentrato sulla prossima stagione, perché voglio che sia migliore di quella passata.
Senza giraci intorno: l’obiettivo della Roma è tornare in Champions League?
Certo, l’obiettivo è quello: tornare in Champions. Occorre fare passi avanti per rientrare fra le prime quattro del campionato.
Allora si può archiviare per il momento il sogno scudetto?
Direi una bugia se dicessi che non voglio vincere lo scudetto. Tutti vogliamo vincerlo, ma dobbiamo dimostrare sul campo il nostro valore. Abbiamo una grande squadra, una grande società e un grande allenatore. Solo il cielo è il nostro limite.
Ripensando alle sue dichiarazioni di un anno fa, lei sembra un tipo di parola.
Certo. Quando sono arrivato avevo promesso di vincere un titolo e lo abbiamo fatto. Ora dico che voglio continuare a vincere con la Roma.
Che ricordo ha della vittoria in Conference League?
È stata una serata eccezionale. Se avete visto la felicità della gente per le strade di Roma il giorno dopo, vi siete resi conto che abbiamo realizzato qualcosa di grande.