Corriere della Sera (G. Piacentini) – Prima i fischi dei tifosi al momento della sostituzione con Belotti contro il Torino, poi le bordate di Mourinho in conferenza stampa, infine le sue scuse via social. Sono state ventiquattro ore caldissime per Tammy Abraham, a conclusione di un periodo difficilissimo in cui ha perso prima il suo ruolo fondamentale che aveva nella Roma, e poi il posto tra i convocati dell’Inghilterra per il Mondiale.
In pochi mesi l’attaccante sembra avere smarrito il tocco magico, di sicuro è cambiata la percezione dei tifosi nei suoi confronti, e probabilmente anche della società. In casa giallorossa, sul fronte della tifoseria sempre poco equilibrata in casi simili, si è passati dalla paura che il Chelsea possa esercitare il diritto di “recompra” – fissato a 80 milioni di euro – alla fine di questa stagione, all’insofferenza nei confronti di un giocatore che nella passata stagione ha segnato 27 reti, trascinando la squadra in campionato ma soprattutto in Conference League.
Di Abraham si è parlato spesso in chiave mercato, ma la Roma ha sempre fatto muro respingendo al mittente tutti gli interessamenti. Se oggi dovesse arrivare qualche proposta, soprattutto dall’Inghilterra, non è detto che la società giallorossa non le ascolti. Anche perché il primo a cambiare atteggiamento nei suoi confronti è stato proprio Mourinho. Fino a qualche giorno fa lo Special con lui ha usato bastone e carota: lo ha difeso quando tutti lo attaccavano e lo ha criticato al termine di prestazioni positive.