Il Messaggero (A. Abbate – A. Angeloni) – Il veterano e il bambino, che parlano di gol. Di derby. Uno, Ciro (Immobile), racconta i suoi, l’altro, Tammy (Abraham) riferisce di quelli londinesi, non proprio paragonabili, ma sempre preziosi. Un dialogo di gol, a quattr’occhi. A ragionar di Lazio e di Roma.
C’è chi il derby di Roma lo conoscerà solo oggi, Tammy Abraham, che canta già l’inno, guarderà l’Olimpico e capirà. Capirà che questa non è una semplice partita, è qualcosa di più. Del derby Lazio-Roma si innamorano tutti, non solo i romani. Abraham si cala nella stracittadina, con quel fisico da cestista e i piedi di un cigno. Ne ha giocati, li ha decisi e ha fatto gol a un po’ tutte le avversarie della sua città, in Premier gli è mancato solo il Tottenham, anche se agli Spurs ha segnato quando era nelle giovanili blues: due reti in tre partite.
Lui, tifoso dell’Arsenal, ha segnato in cinque gare due reti proprio ai Gunners e altrettanti al West Ham. Tre quelli al Crystal Palace (in 5 partite) e due reti in quattro gare sia al QPR sia al Fulham. Tammy è un uomo derby, almeno nei numeri. Poi qui ti devi scontrare con l’impatto emotivo, le tensioni, non sempre si è sereni e carichi, non sempre lucidi al primo colpo.
Uno come Totti ci ha messo un po’ a sbloccarsi contro la Lazio, Dzeko ad esempio ha segnato alla “prima”, per non parlare poi del milanese Delvecchio. Non avrà Pellegrini con cui dialogare ma al suo fianco ci sarà Mkhitaryan (o Zaniolo), anche lui esperto di derby londinesi e con un buon impatto anche in quello romano, l’ultima sfida contro la Lazio porta la sua firma (e quella di Pedro, che ora sta dall’altra parte).
“Abraham? Quando arrivano questi giocatori tutti pensano che sia l’uomo derby. Acquisto top, nella piazza di Roma un giocatore come lui che mostra attaccamento è fondamentale“, le parole – al canale della Lega – di Totti, che dopo aver lanciato Pellegrini si occupa anche di questo ragazzone che ha già stregato la Roma romanista. “Quello che conta è la voglia di vincere. Se hai due tecnici di questo calibro, sai che sarà un bel derby. Con Mou è tutto in più, è uno che ti aiuta, ti stimola e in una città come Roma penso sia importante“, sempre Totti. Francesco il derby lo ha chiuso con un selfie, che ancora oggi si va a riguardare con nostalgia: lui, dopo un gol meraviglioso, e dietro, la Sud. Oggi di nuovo piena.