Abraham-Belotti, Giroud-Origi: il gol sconosciuto

Corriere della Sera (G. Piacentini) – Abraham Belotti da una parte, Giroud Origi (più Ibrahimovic, però fuori gioco) dall’altra. Roma-Milan è anche la sfida tra centravanti che in questa stagione hanno fatto un’enorme fatica a trovare la via del gol: 7 in campionato quelli della coppia romanista (su 43 totali) e 11 (su 51) quelli milanisti.

Per fortuna di Mourinho Pioli ci sono stati Dybala da una parte (16 in tutte le competizioni) e Leao dall’altra (13) a dare un sostegno perché se fosse dipeso dai numeri 9, il bottino sarebbe stato davvero magro.

La crisi in casa Roma è più che evidente: da una parte Abraham non è riuscito a ripetere i numeri della scorsa stagione, in cui con 27 reti complessive riuscì a trascinare la Roma fino alla vittoria della Conference League, dall’altra Belotti non è riuscito a dare il contributo che tutti speravano.

Con una differenza: l’inglese sembra in piena involuzione e quasi sempre avulso anche dalla manovra della squadra, il Gallo invece è partecipe, corre, lotta, serve assist ma non riesce a trovare la via del gol. Si è fermato a 4 – tre in Europa League e 1 in Coppa Italia – mentre in serie A non ha ancora fatto centro.

In casa milanista Giroud è arrivato a quota 8, ma i suoi numeri (e la valutazione della sua stagione) migliorano sensibilmente grazie alle 5 reti realizzate in Champions League, che hanno aiutato i rossoneri ad arrivare fino alla semifinale. Origi ha segnato meno di Belotti: 2 gol in campionato e zero nelle altre competizioni. Ibrahimovic ha giocato pochissimo, quattro spezzoni di partita, segnando una rete all’Udinese.

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