«Due anni fa non ero pronto a raccogliere quella sfida, nata durante una cena con alcuni amici. Oggi, dopo anni di intenso lavoro, mi piacerebbe dare un’anima diversa all’attuale Serie A». Sono le parole di Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B, ospite a «La Partita Perfetta», in onda ieri sera su Sport1. «Abbiamo tolto la definizione di Serie B: da sempre suonava come dispregiativo – le parole di Abodi – Al mio arrivo abbiamo trovato tantissimi anni di storia e un libro pieno di pagine bianche ancora da scrivere. I numeri sono dalla nostra: il 75% dei nostri giocatori sono italiani, il 38% degli under21. Questo ci spinge ad un grande lavoro, anche sui social network, finalizzato a suscitare interesse verso il nostro campionato».
Il caso Catania, ha ricordato il presidente della Lega di B, «è stato un momento davvero complicato. L’ho vissuto come un tradimento: basta pensare che una delle quattro gare incriminate l’ho vista allo stadio, come mi piace fare. E Pulvirenti, addirittura, mi telefonò lamentandosi per il trattamento ricevuto da alcuni siti che parlavano di sospetti. Molti tifosi del Catania continuano a domandarmi: Abbiamo capito chi ha comprato le partite. Ma chi le ha vendute?«. Il 2016 sarà anno di cariche in scadenza. »Ci sono dei momenti in cui deve prevalere il bene comune e Tavecchio rappresentava quello – la convinzione di Abodi – Era il candidato che metteva d’accordo le quattro leghe ed è solo quello il significato del mio appoggio a quella candidatura. Serie A? Non sarà, in caso, una mia spontanea candidatura ma una richiesta che partirà dalle società. Mi piacerebbe dare un’anima diversa all’attuale campionato«. Infine un pensiero su Platini. »Dovrà spiegare che tipo di prestazione ha fornito alla Fifa a quelle cifre«
(ansa)