Il Ministro dello Sport Abodi ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del convegno dei Giovani industriali a Capri:

“Ci sono dei comportamenti individuali, è di questo che bisogna parlare. Ci saranno dei processi dei giudici sportivi e penali. Noi possiamo esprimere dei giudizi di fondo senza personalizzare. Ma dopo ci dobbiamo porre il problema dal punto di vista sociale, senza ipocrisia. La gente mi dice: mi sento tradita e delusa. Cosa dire? Ho il timore che cercheremo di trovare come al solito, in maniera tutta italiana, un responsabile ma qui dobbiamo rimboccarci le maniche e tutti insieme affrontare il disagio”.

Abodi nelle ultime ore ha parlato anche a ‘Milano e Finanza’ a proposito della questione stadi:

Rappresenta una grande opportunità che dovrà generare eredità positive ben prima di quell’appuntamento, e non solo nelle città direttamente coinvolte nella rassegna continentale. Abbiamo bisogno di stadi contemporanei, sicuri, accessibili, tecnologici ed energeticamente almeno a saldo zero, auspicabilmente ‘comunità energetiche’. A Milano e a Roma sono fiducioso che si realizzi almeno un nuovo stadio. Ma ci auguriamo che nei prossimi mesi ci sia un’accelerazione a Bologna, Cagliari, Verona, Parma e Palermo, solo per citare i progetti già in cammino, in alcuni casi da molti, troppi anni. Ma è il sistema professionistico nel suo complesso che deve evolversi. Con l’art. 3 del decreto legislativo 120 del 2023 abbiamo previsto ulteriori semplificazioni dell’iter amministrativo per dare maggiore certezza ai promotori di progetti di sviluppo degli impianti sportivi, a partire proprio dagli stadi, ma è necessaria più collaborazione pubblico-privata”.