La Gazzetta dello Sport (G.Guglielmi) – La Serie A cresce e il dato è chiaro: sino a ieri sono state emesse 282.683 tessere dai venti club dell’attuale Serie A. Le campagne proseguono quasi ovunque, ma è già stato superato il totale di un anno fa, quando ci si fermò a 251.895. E’ scattata subito la Juventus: messaggio su Facebook di Gigi Buffon: «Come dice il Chiello: avanti così!». È il 19 agosto e il capitano digita sulla stagione che verrà. La campagna suggerisce che «la leggenda è solo l’inizio», ma la fedeltà bianconera è avanti. Perché per rincorrere il settimo scudetto di fila le porte dell’Allianz sono state blindate con 29.200 mandate. Un ennesimo sold out di abbonamenti che da Torino è stato comunicato quando si stavano aprendo gli ombrelloni. Prima la tessera, poi il pedalò.
GRAN MILAN – Nel giorno in cui la Juve comunicava che la campagna abbonamenti era chiusa, Gigio Donnarumma da Ibiza annunciava: «Rinnoviamo». Una coincidenza, ma simbolica: la campagna dei rossoneri scatterà dieci giorni dopo. In ritardo, si diceva sulle spiagge. Ma poi è stata una corsa ad acciuffare la tessera che in un attimo ha portato a 31 mila, il 39,5% dell’intero San Siro, e Juve… sorpassata. Che sia merito dell’Europa riconquistata? Dei primi gol? Delle «cose formali»? Per chiudere i conti ci sarà tempo fino al 14 settembre, ma quel che c’è sul tavolo basta: i tabellini dello scorso campionato, alla voce «abbonati», registravano 16.441 anime. Non occorre calcolatrice per notare la differenza. L’Inter non ha comunicato dati ufficiali: secondo una stima sarebbe a 31 mila. Senza coppe ma con uno Spalletti in più, avrebbe registrato una crescita di circa il 10%. E insomma, al netto di ufficialità o meno, «Milan l’è on gran Milan».
ROMA SUL PODIO – A Roma, poi, c’era il timore che l’ultimo pallone lanciato verso la Curva Sud da Francesco Totti – quello con su scritto «mi mancherai» avrebbe potuto generare una sorta di «horror vacui». Scettici smentiti. Ai 19.022 abbonati 2016 se ne sono aggiunti quanti bastano per superare il tetto dei 20 mila. Roma terza. E anche qui, come per il Milan, si andrà avanti sino alla fine della prossima settimana. Capitolo a parte merita l’altra famiglia che abita l’Olimpico. Se lo scorso anno Lotito si ritrovò in giro per a citofonare–in buona compagnia di Immobile, Parolo, De Vrij e altri – ai soli 11 abbonati del primo giorno, quest’anno è andata meglio. I fedelissimi sono circa 10 mila (ancora non ufficiali), il doppio del dato finale 2016.
MATRICOLA A CHI? – Il pienone oltre che all’Allianz (gli abbonati sono il 70,3% della capienza) ci sarà anche altrove. A Bergamo, dove a ballare la Papu Dance sarà il 67,6% dello stadio, con 4 mila abbonati in più. E a Ferrara? I lavori ultimati a tempo record permetteranno di riempire il Mazza con il 62% dei fedelissimi. In B, lo scorso anno, gli abbonati erano stati 4.231: la A riconquistata ne ha convinti il doppio. Cifre raddoppiate anche al Vigorito di Benevento: le Streghe non pagano la matricola.
TORO DA 12 (MILA)? – Ma non vanno sottovalutate neppure le conferme: quella del Torino che invocava il dodicesimo uomo, e alla quota dei 12 mila può arrivare. Quella delle genovesi (Samp oltre i 16 mila, Genoa oltre i 18), del Bologna (13 mila), del Crotone e del Chievo (oltre i 7 mila) e del Napoli (vicino ai 6 mila). In calo Fiorentina e Sassuolo. Ma anche per loro sono previsti i tempi supplementari.