La Repubblica (G. Cardone e M. Juric) – Pellegrini in ginocchio. Paredes che corre in campo. De Rossi che salta addosso a tutto il suo staff. Con l’intera squadra ad abbracciare l’autore del gol Bryan Cristante. È questa la fotografia dell’impresa giallorossa a Udine. La strana impresa. Perché la Roma in 19 minuti (più 6 di recupero) vince 2-1 contro l’Udinese e assesta un grande colpo in zona Champions. A Udine è stata breve ma intensa. In venti minuti è successo più o meno tutto. Dopo cinque minuti scontro tra Nehuen Perez e Azmoun. Medici in campo e fasciature in testa. Il tempo di rimettere in gioco la palla e Svilar compie un miracolo su tiro di Lucca evitando il gol del vantaggio friulano. Nell’azione successiva sempre Nehuen Perez si addormenta e regala la palla ad Azmoun che però tira addosso a Okoye. Niente da fare. È già il 90esimo. Due calci d’angolo consecutivi. Sul primo Pellegrini tira fuori di poco, sul secondo arriva il gol. Assist di Dybala, colpo di testa di Cristante. Lo scorso anno a questo punto della stagione la Roma fece una scelta: tutto sulla coppa. Un’opzione che De Rossi non vuole neanche considerare.