Il Messaggero (S. Carina)- Oggi pomeriggio contro il Lecce servono i tre punti per tenersi stretto il terzo posto. Inutile pensare più in la. Al Salisburgo, ad esempio, prossimo avversario in Europa League giovedì o addirittura alla corsa Champions, foriera di possibili spiragli per la permanenza futura di Mourinho. Lo Special One ha deciso di restare in silenzio fino all’Europa League.Ma non passa inosservato che il mutismo arrivi all’indomani della conferenza di Pinto. C’è un passaggio che a fronte dell’assunzione delle responsabilità, non ha avuto il risalto che merita. Ed è quanto il dirigente, dopo aver ricordato i problemi del Fair play finanziario, ha ammesso di non avere dubbi su quella che sarà la Roma tra tre o quattro anni. Parla Pinto ma è come se lo facessero i Friedkin. Il messaggio non è tanto alla piazza quanto a José. Per questo motivo la Champions diventa non un obiettivo di una sola stagione ma di un progetto.
Meglio quindi pensare al presente. E la Roma arriva a Lecce in zona Champions con 8 punti più rispetto alla passala stagione. Da una parte la Roma è la squadra che ha segnato più gol in percentuale da palla inattiva e dall’altra il Lecce ha incassato il 42% delle sue reti da palla ferma, in percentuale più di qualsiasi altra formazione del campionato.