A Bologna riparte la caccia alla vittoria in trasferta

La Repubblica (M. Juric) – Da aggiustatore a demiurgo di una Roma malata che sotto la sua guida sta ritrovando se stessa. La vittoria nel derby ha certificato le qualità di Claudio Ranieri nel normalizzare situazioni difficili. Nella conferenza stampa di ieri è andato in scena il Ranieri slalomista, capace di evitare qualsiasi risposta sul mercato in entrata, in uscita e sul futuro del club: “I problemi si affrontano uno alla volta, ma se ci pensassi oggi non sarei concentrato sul Bologna. Da allenatore devo mettere in guardia la squadra, anche se non credo ce ne sia bisogno. Sono convinto che faremo una buonissima partita. Sappiamo come giocano, ora dobbiamo metterlo in pratica“.

E sfatare il tabu delle trasferte. La Roma non vince lontano dall’Olimpico dallo scorso 25 aprile: “Manca ancora quell’aspetto motivazionale, mentale, che ti spinge a dare quel di più. Ma ci siamo vicini. Le nostre partite esterne sono state sempre partite di grande carattere, come quella con il Tottenham e il Milan. Credo che manchi poco alla nostra vittoria fuori casa“.

Il mercato della Roma impazza: “Si devono trovare giocatori da Roma, in grado di darci un qualcosa in più. Non ha senso illudere i nostri tifosi con nomi tanto per far scena. Se sbagliamo, la responsabilità è mia e di Ghisolfi. Ce la assumiamo noi”.

Intanto però è partito Le Fée, direzione Inghilterra: “Mi è dispiaciuto lasciarlo andare. Gli ho detto che ha avuto la sfortuna di vivere un cambio di allenatore. Non ho mai avuto l’opportunità di provarlo davvero, perché ho dovuto stabilire subito delle priorità. Però il ragazzo mi piaceva, e molto. Vuole giocare“.

 

 

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