Home Blog

Mercato, Betis su Belotti. Interesse anche dalla Germania, la preferenza però è una sola

0
BOLOGNA, ITALY - DECEMBER 17: Andrea Belotti of AS Roma looks on during the Serie A TIM match between Bologna FC and AS Roma at Stadio Renato Dall'Ara on December 17, 2023 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il futuro appare lontano da Roma. Se il minutaggio era già basso con Mourinho, ora che sulla panchina giallorossa si è insediato Daniele De Rossi Andrea Belotti rischia di giocare ancora meno. Il neo tecnico giallorosso ha infatti deciso di utilizzare il 4-3-3, modulo che contempla la titolarità di Romelu Lukaku come centravanti.

Per il Gallo, dunque, si profila un ruolo da seconda scelta. Non proprio ciò che più aggrada l’attaccante. E così ecco che tirate su le antenne, la Roma capta diversi segnali di interesse. Dall’Italia, certo, ma anche da Spagna e Germania.

In terra andalusa è il Betis che ha cerchiato di rosso il nome di Belotti, ritenuto il profilo ideale per sostituire Borja Iglesias, promesso al Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. L’altra pista straniera porta invece al Wolfsburg.

Tra le diverse opzioni, però, una sola è di gradimento del diretto interessato. Belotti infatti sarebbe d’accordo a lasciare Trigoria, purché restasse in Serie A. E ciò sarebbe possibile solamente trasferendosi a Firenze. La modalità, tuttavia, non può essere quella dello scambio con Ikoné, bloccato pubblicamente dal dg Barone. L’operazione con la Fiorentina potrebbe andare a buon fine sulla base di un prestito. Lo scrive tuttomercatoweb.com.

Parolo: “Ho visto Roma-Liverpool con la maglia di Gerrard: l’ho vissuta malissimo ” – VIDEO

0

Marco Parolo, ex Lazio e commentatore di DAZN,  è stato ospite della radiotelevisione svizzera, RSI Sport, parlando dei suoi anni in biancocelesti e raccontando alcuni aneddoti in merito alla rivalità con la Roma, che fanno intuire quanto in casa Lazio si guardi a tutto ciò che riguarda i giallorossi. Le sue parole:

I magazzinieri della Lazio, quando perdeva la Roma, mettevano nel loro spogliatoio le radio romaniste per godere delle critiche che subivano i romanisti e godevano di quello. Il laziale metteva le radio romanista in macchina per sentire tutto.e godeva.
Per capire la rivalità, semifinale di Champions della Roma contro il Liverpool: nella gara di ritorno, gli inglesi hanno svolto la rifinitura a Formello e tutti i magazzinieri sono andati a caricarli. Io mi sono fatto portare da Lucas Leiva la maglia di Gerrard, il mio idolo. E, per farvi capire quanto fossi immerso, ho visto la gara con la maglia di Gerrard, a casa mia, in cucina, sudando freddo sperando la Roma non andasse in finale perché sapevo cosa avrebbe comportato per tutto l’ambiente. La finale, tra l’altro, sarebbe stata il 26 maggio, il giorno in cui la Lazio aveva vinto la Coppa Italia contro la Roma e si sarebbe ribaltata la storia. L’ho vissuta malissimo

 

Mercato, non solo Hudson-Odoi: il sogno è Anderson del Nottingham Forest

0

Il Messaggero – Florent Ghisolfi pensa già al futuro. Il mercato si avvicina e il ds francese è già al lavoro per migliorare la rosa. Fari puntati sulla Premier League in particolar modo sul Nottingham Forest. Occhi sull’ala sinistra Hudson-Odoi, ma il sogno di mercato è Anderson. Il centrocampista inglese con cittadinanza scozzese è valutato oltre 35 milioni di euro e Ghisolfi lo segue da diversi mesi. In estate i giallorossi potrebbero incassare un bel tesoretto dalle cessioni. Soldi che possono essere investiti per i nuovi acquisti. Per entrambi i giocatori bisognerà parlare anche con Lina Souloukou. L’ex Ceo della Roma si trova al momento al Nottingham Forest.

Evan non si ferma mai. Shomu insidia Dovbyk

0

Il Corriere dello Sport (L. Scalia) – Evan N’Dicka, nonostante qualche difficoltà con Sarr nell’ultima partita, giocherà titolare contro l’Inter. Ranieri punta forte su di lui, che non ha saltato una partita in campionato, Coppa Italia ed Europa League (a parte una assenza per influenza). Un minutaggio enorme, al quale si aggiungono anche le partite con la Costa d’Avorio. Qualche sbavatura è comprensibile, ma Ranieri si affida a lui e a Mancini in difesa. In difesa, ballottaggio tra Celik e Hummels, con il turco favorito.

Ranieri prepara la sfida di San Siro con l’obiettivo di portare a casa i tre punti. Sta provando il 3-5-2 con un centrocampo folto e robusto, composto da Cristante, Paredes e Koné, per specchiarsi con l’Inter. Per per non essere in inferiorità numerica a centrocampo. Come a Parma, dove Gourna-Douath marcava Bemabé, stavolta toccherà limitare Calhanoglu, uno dei migliori centrocampisti del campionato. Qualcuno (forse Koné) si sacrificherà per fermare il numero 20 nerazzurro, motore della manovra insieme a Barella. Difficoltà altissima rispetto al Tardini. Sulle fasce, Angeliño a sinistra e Saelemaekers a destra.

Dubbio Shomurodov o Dovbyk come punta. Ranieri deciderà all’ultimo. L’uzbeko è in forma dopo Verona e Juventus, e ha segnato all’Inter con il Cagliari l’anno scorso. Dovbyk spinge per un posto e per il primo gol contro una big. L’ucraino sta meglio. Difficile vederli insieme dall’inizio: Soulé è intoccabile e va verso la decima da titolare di fila. L’argentino è il vice Dybala e non l’ha fatto rimpiangere, segnando gol pesanti come quello del derby.

Mezza squadra è sotto esame

0
BERGAMO, ITALY - MAY 12: Lorenzo Pellegrini of AS Roma (R) celebrates scoring his team's first goal with teammate Bryan Cristante during the Serie A TIM match between Atalanta BC and AS Roma at Gewiss Stadium on May 12, 2024 in Bergamo, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – La Roma si gioca un posto nelle competizioni europee vitali per incassare premi e operare dignitosamente sul mercato vista l’impossibilità di spendere cifre folli per il settlement agreement imposto dall’Uefa. Ma naturalmente a giocarsi il futuro ci sono soprattutto i giocatori.

Il club giallorosso di certo non farà a meno dei suoi pilastri, di quegli elementi imprescindibili che compongono lo scheletro della formazione titolare: Svilar, Mancini, N’Dicka, Angeliño, Koné e Dybala. A loro si aggiungono El Shaarawy e Paredes, che hanno rinnovato il contratto di un anno e resteranno salvo loro future decisioni, Pisilli e Soulé – entrambi il futuro della Roma, più Rensch e Salah-Eddine.

A San Pietro l’omaggio di Roma e Lazio: “È sempre stato vicino ai nostri valori”

0

Il Messaggero (G. Lengua) – Roma e Lazio si sono unite alle migliaia di fedeli per l’ultimo saluto a Papa Francesco. Prima dei rispettivi impegni in campionato, le due squadre della Capitale hanno organizzato, con il supporto della Santa Sede, una visita in Vaticano. Calciatori e dirigenti hanno così avuto l’opportunità di rendere omaggio al Santo Padre. Nessuna imposizione da parte delle società: chi si sentiva di partecipare al momento di raccoglimento collettivo ha potuto farlo.
Prima i giallorossi
, che in mattinata hanno varcato Porta del Perugino con il pullman brandizzato della società. Sono entrati intorno alle 10 e sono usciti trenta minuti dopo. Lo stesso ha fatto la Lazio nel primo pomeriggio, alle 15. In questo caso, a guidare la delegazione c’era il presidente Claudio Lotito. A rappresentare la Roma non è potuto esserci il presidente Dan Friedkin.

Il legame tra il popolo argentino e il Papa affonda le radici in una storia fatta di fede e identità condivisa, ed è diventato ancora più forte con Papa Francesco. È anche per questo che Castellanos e i tre argentini della Roma hanno voluto rendergli omaggio un’ultima volta. Tra loro anche Dybala, che ha avuto modo di incontrarlo sia quando giocava nella Juventus sia più recentemente in giallorosso.

Ranieri a San Siro, l’occasione Special

0
PARMA, ITALY - FEBRUARY 16: Claudio Ranieri, Head Coach of AS Roma, looks on prior to the Serie A match between Parma and AS Roma at Stadio Ennio Tardini on February 16, 2025 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Messaggero (A. Angeloni) – Nemmeno José Mourinho era riuscito a ottenere risultati eccellenti contro le grandi squadre. Tuttavia, un exploit rimane impresso nella memoria: il 1° ottobre 2022, l’Inter ha perso 2-1 contro la Roma nell’ottava giornata di campionato. Quella è stata l’ultima volta in cui la squadra giallorossa ha sconfitto una grande in trasferta. Sono passati quasi mille giorni, precisamente domenica saranno 939. Questo numero riassume perfettamente il percorso della Roma negli ultimi anni, indipendentemente dal fatto che fosse allenata da Mourinho, Ranieri o altri. La Roma si è costantemente classificata al sesto o settimo posto, sempre dietro le grandi squadre.

È vero che Mourinho ha ottenuto due finali di Coppe europee, vincendo anche la Conference League. Tuttavia, in campionato, la Roma ha avuto prestazioni altalenanti nella corsa al posto in Champions League. La squadra ha mostrato momenti di grande forma, ma ha spesso perso terreno nelle fasi cruciali, non riuscendo a competere costantemente con squadre del suo presunto livello. Il percorso di Ranieri, che ha portato la squadra a ottenere risultati impressionanti come diciassette partite senza perdere, è stato positivo, ma rischia di essere vanificato dalle prestazioni dei suoi predecessori, De Rossi (tre punti in quattro partite) e Juric (dieci punti in otto partite). Gli scontri diretti non sono mai stati il punto di forza della Roma.

Inter-Roma destini incrociati, Pellegrini va e Frattesi viene

0
LECCE, ITALY - MARCH 29: Lorenzo Pellegrini of AS Roma during the Serie A match between Lecce and AS Roma at Stadio Via del Mare on March 29, 2025 in Lecce, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Corriere della Sera (G. Piacentini) – In campo ci sono punti pesanti per l’Europa e per la corsa scudetto, ma fuori si gioca un’altra partita: quella dei destini incrociati. Protagonisti di uno scambio che potrebbe ridisegnare i volti del centrocampo di Roma e Inter sono Lorenzo Pellegrini da una parte e Davide Frattesi dall’altra. Difficilmente il capitano – prodotto del settore giovanile, 227 presenze e 36 gol in serie A con la Roma – troverà spazio dal primo minuto domenica pomeriggio, ma anche in caso di ingresso in campo, quella di San Siro rischia seriamente di essere la sua ultima apparizione in maglia giallorossa in quello stadio. Pellegrini ha un contratto in scadenza nel 2026 e percepisce un ingaggio da top player (circa 4 milioni di euro netti a stagione più bonus). Il rapporto con l’ambiente si è però incrinato da tempo. Il capitano romanista è destinato a partire. E proprio in cambio, a Trigoria, potrebbe tornare Davide Frattesi, valutato oltre 30 milioni di euro dalla dirigenza nerazzurra

Inzaghi, un giorno per il reset

0
MILAN, ITALY - OCTOBER 29: Simone Inzaghi, Head Coach of FC Internazionale, looks on prior to the Serie A TIM match between FC Internazionale and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on October 29, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Corriere dello Sport (G. Couluccia) – Un giorno di riposo per staccare, ricaricare le pile e mettersi alle spalle le ultime due sconfitte, a partire dal blackout della semifinale di Coppa Italia. L’Inter si ritroverà oggi alla Pinetina dopo la scelta di Simone Inzaghi di concedere ai suoi una giornata di riposo, con l’obiettivo di voltare pagina rispetto alla netta sconfitta contro il Milan e a quella dello scorso weekend in campionato a Bologna. Come risaputo, domenica saranno certamente out gli squalificati Bastoni e Mkhitaryan che saranno rimpiazzati rispettivamente da Carlos Augusto in difesa e Frattesi a centrocampo.

Ma Ranieri a San Siro non vince da 17 anni. Poi 3 pareggi in 9 sfide

0
ROME, ITALY - FEBRUARY 20: Claudio Ranieri, Head Coach of AS Roma, looks on prior to the UEFA Europa League 2024/25 League Knockout Play-off Second Leg match between AS Roma and FC Porto at Stadio Olimpico on February 20, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il Corriere della Sera (M. Perrone) – Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan. Le prossime 4 partite, in attesa di chiudere sul campo del Torino, decideranno il futuro (europeo o no?) della Roma. Sono 4 scontri diretti, per una squadra che finora ne ha vinto solo uno su 12: il 2-0 nel derby d’andata. La classifica dei big match tra le prime 9 parla chiaro: la Roma ha conquistato appena 9 punti, solo il Milan (8) ha fatto peggio. Ma da quando è tornato sulla panchina giallorossa il tecnico di Testaccio sarebbe 3°, in piena lotta per lo scudetto: Inter 46, Napoli 45, Roma 44. Dopo un 2-1 con la Juventus nel 2008, firmato da Camoranesi e Trezeguet, in 9 sfide al Meazza ha ottenuto solo 3 pareggi. Tra queste 9 partite ci sono anche le “giocate” con la Roma: conquistò un 1-1 nel 2009, con una zuccata di Vucinic, e un altro nel 2019, con un destro a giro di El Shaarawy ma in mezzo subì 3 ko.

Il Portogallo cambia ct? Se arriva l’offerta Mourinho ora è pronto a dire sì

0
JEDDAH, SAUDI ARABIA - MARCH 09: Jose Mourinho walks in the Paddock prior to the F1 Grand Prix of Saudi Arabia at Jeddah Corniche Circuit on March 09, 2024 in Jeddah, Saudi Arabia. (Photo by Clive Rose/Getty Images)

Il Corriere dello Sport ll Portogallo nel cuore e forse anche nel destino. José Mourinho ora è totalmente concentrato sulle ultime sei partite del campionato turco per cercare l’impresa di rimontare i cinque punti di distacco dal Galatasaray capolista, ma intanto ascolta inevitabilmente anche le notizie che lo riguardano e che lo indicano come potenziale successore di Roberto Martinez alla guida della nazionale portoghese. E José adesso sarebbe pronto a dire sì. La situazione è piuttosto chiara. Fernando Soares Gomes da Silva, presidente della Federcalcio portoghese, vuole il colpo a effetto per il prossimo Mondiale e ha puntato nuovamente lo Special One. 

San Siro per loro: settore chiuso non soltanto ai romani

0
Football fans burn flares during the UEFA Europa League football match between AC Milan and AS Roma at San Siro Stadium, in Milan on April 11, 2024. (Photo by Isabella BONOTTO / AFP) (Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

Ad aumentare la complessità di una partita già di per sé molto difficile ci sarà l’assenza, quasi totale, dei romanisti sugli spalti del Meazza. Come noto, infatti, dopo gli incidenti nel prepartita di Lazio-Roma dello scorso 13 aprile, il Viminale ha vietato ai tifosi della Roma di viaggiare al seguito della propria passione da qui alla fine del campionato.
Come riporta Il Romanista, la novità delle ultime ore, però, è che il Viminale non si è limitato a vietare la vendita ai romani (anche interisti) che volessero seguire la partita dal vivo, arrivando a chiudere direttamente il settore ospiti di San Siro per il match di domenica pomeriggio. Un provvedimento che va a danneggiare tutti quei romanisti che da soli o con il loro Roma Club (tanti ce ne sono il Lombardia e, più in generale, in tutto il Nord Italia) avevano intenzione di sostenere la squadra di Ranieri contro l’Inter, in un appuntamento per loro atteso da tutta la stagione.
La “soluzione” per i romanisti fuori sede sarà quella di comprare biglietti negli altri settori di San Siro, assistendo all’incontro a quel punto in mezzo ai tifosi dell’Inter. Un problema che potrebbe replicarsi in vista delle trasferte di Bergamo e Torino, chiuse come ricordato dal provvedimento del Viminale.

Dalle cessioni possono entrare circa 60 milioni

0
MILAN, ITALY - FEBRUARY 05: Tammy Abraham of AC Milan celebrates scoring his team's second goal during the Coppa Italia Quarter Final match between AC Milan and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on February 05, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Corriere dello Sport (R. Maida) – Servono soldi per trattenere i giocatori migliori, servono risorse per rinforzare la squadra. La prima speranza della Roma è centrare un piazzamento europeo, che produce ricavi e alimenta prospettive. Ma a prescindere dalla conclusione del campionato, Florent Ghisolfi ragiona sulle operazioni in uscita che possano garantire plusvalenze senza depauperare lo spessore tecnico della squadra. Se tutto gira come vuole la logica, a Trigoria possono entrare senza troppi sforzi circa 60 milioni da cessioni non strategiche. I conti sono presto fatti: in primo luogo la Roma pensa di ottenere i 6,5 milioni dall’Inter che sembra intenzionata a riscattare Zalewski, 8 dal Benfica che comprerà il sorprendente terzino sinistro svedese Dahl, 7-8 da Celik che si è promesso al Fulham da gennaio, 7-8 da Abraham che dovrebbe restare al Milan, 4-5 da Hermoso che torna dal Bayer Leverkusen solo in transito. Altri 22 milioni sono promessi dal Sunderland per Enzo Le Fée.

Roma, Ghisolfi lavora alle cessioni. Ancora lontano il rinnovo di Svilar

0

La Repubblica (M. Juric) – In attesa dell’annuncio del nuovo allenatore da parte di Dan Friedkin e con l’Europa da conquistare sul campo, a partire dalla partita di domenica con l’Inter, il team del ds Ghisolfi ha iniziato a lavorare per la prossima stagione. La Roma in questo momento ha un tesoro ben definito: Ndicka, Koné e Svilar sono i leader su cui costruire la squadra del futuro. Ma allo stesso tempo sono i calciatori più appetiti sul mercato. Valgono oltre cento milioni, una cifra che risolverebbe non pochi problemi ai conti giallorossi. Nessuno alla Roma vuole smontare l’ossatura della squadra, ma i conti sono in rosso. E lo saranno per le prossime due sessioni di mercato. Nessuno dei tre calciatori è sul mercato, ma eventuali offerte dovranno essere almeno ascoltate. Il tema più spinoso resta quello attorno a Svilar. La situazione rinnovo non ha avuto grandi sviluppi dopo i contatti delle scorse settimane. La richiesta di 4 milioni annui è ancora lontana dall’offerta giallorossa, nonostante i recenti rialzi.

Video intimo rubato a Trigoria: “Il responsabile è scappato via”

0

La Repubblica (M. Juric) – l video hard girato all’interno di una relazione privata. La sua diffusione incontrollata tra giocatori e staff della Roma. Il sexgate che esplode a Trigoria. E infine il licenziamento, in tronco, della donna e del suo compagno. La vicenda che sembrava chiusa, archiviata con un accordo economico da oltre 300mila euro. Ma dalle carte spunta un nuovo dettaglio. “Sembrerebbe che l’autore della sottrazione del video privato possa essere un calciatore straniero, ex tesserato, ritornato nel Paese di provenienza“. La procura federale “lo ha ripetutamente convocato nel tentativo, risultato poi vanno, di sottoporlo ad interrogatorio”. “Tutti i soggetti auditi hanno ammesso di aver ricevuto il materiale video e di averlo visto. Ma nessuno – secondo la procura federale – ha detto di averlo inoltrato“. E siccome la giustizia sportiva non può accedere ai telefoni personali dei tesserati, l’indagine si è fermata lì. Sulla decisione della Roma di allontanare entrambi i dipendenti (la donna era in azienda da più di dieci anni), il governo si tiene fuori. Nessuna responsabilità per la società, nessuna sanzione, nessuna parola sul silenzio mantenuto nei confronti della vittima.

La Roma e Svilar più vicini: l’entourage del giocatore vuole una clausola rescissoria da 40 milioni

0
BOLOGNA, ITALY - JANUARY 12: Mile Svilar of AS Roma during the Serie A match between Bologna and AS Roma at Stadio Renato Dall'Ara on January 12, 2025 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Messaggero (D. Aloisi) – Roma e Svilar sono più vicini rispetto a prima per un accordo sul rinnovo contrattuale del portiere, ma c’è un ostacolo da risolvere. I giallorossi sono pronti ad avvicinarsi alle richieste del numero 99: 3 milioni più bonus la possibile nuova offerta, 4 la richiesta. L‘entourage del giocatore ha richiesto l’inserimento di una clausola rescissoria da 40 milioni di euro. L’intenzione di Mile è quella di rimanere a Roma, anche se si sono fatte avanti Chelsea, Manchester City, Bayern Monaco e Newcastle.

Fantasia Soulé: Matias pronto per l’esame finale. Obiettivo: portare la Roma in Europa

0
CAGLIARI, ITALY - AUGUST 18: Matias Soulè of Roma in action during the Serie A match between Cagliari and AS Roma at Sardegna Arena on August 18, 2024 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Per Claudio Ranieri ormai è diventato l’uomo di campionato, quello a cui negli ultimi tre mesi non ha mai rinunciato, se non nella sfida di Venezia. Ma una scelta di passaggio, assolutamente indolore…Matias Soulé, nel frattempo, si è infatti preso la Roma e ora che vede la luce, non intende permettere a nessuno di provare a spegnere quell’interruttore. Insomma, nelle ultime 11 partite di campionato Soulé è partito sempre titolare, tranne appunto a Venezia, dove è rimasto seduto in panchina. Una manifestazione di fiducia evidente, a cui l’argentino ha risposto con tre gol decisivi.
Adesso c’è però l’esame da grande, la Scala del calcio, uno dei tempi del football europeo, dove Soulé deve confermare tutto ciò che ha fatto vedere finora: dai progressi ai gol, dalla personalità alla partecipazione. Domenica in casa dell’Inter la Roma ha bisogno sicuramente di non perdere, ma possibilmente anche di vincere, proprio in virtù degli ultimi risultati delle concorrenti dirette. Già, perché Lionel Scaloni, c.t. dell’Argentina, gli ha (ri)messo gli occhi addosso da un po’, tanto che il suo è uno dei nomi caldi per le prossime convocazioni dell’Albiceleste in vista delle due partite in programma contro Cile (4 giugno) e Colombia (7)

Lazio, Zaccagni: “Il derby cambia l’umore della città”

0
BOLOGNA, ITALY - NOVEMBER 03: Mattia Zaccagni of SS Lazio looks on during the Serie A TIM match between Bologna FC and SS Lazio at Stadio Renato Dall'Ara on November 03, 2023 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il capitano della Lazio, Mattia Zaccagni, è stato protagonista di un’intervista per la rubrica “Champions of Made in Italy” della Lega Serie A. Tra i vari argomenti affrontati, non poteva mancare un riferimento al sentitissimo derby della Capitale. Zaccagni ha sottolineato quanto il clima attorno a questa sfida sia unico e particolarmente intenso: “Qui il calcio è molto sentito, come nel resto d’Italia, ma con un qualcosa in più. Sembra come se quello che facesse un calciatore – riporta Lalaziosiamonoi – in una partita cambi l’umore di una città. Basti pensare che un mese prima mi iniziano a fermare per il derby.”

Il numero 10 biancoceleste ha descritto anche l’atmosfera che si respira all’interno del centro sportivo nei giorni precedenti alla partita, dove tutto cambia: “Quando arrivi al centro sportivo ti accorgi se ci sarà un derby a breve. C’è tensione, un’aria diversa, abbastanza pesante. La partita è molto sentita e quindi la sentiamo anche noi.”

Ndicka: “Mi sento bene mentalmente e fisicamente. Dovevo adattarmi alla Serie A”

0
UDINE, ITALY - JANUARY 26: Evan Ndicka of AS Roma in action during the Serie A match between Udinese and AS Roma at Stadio Friuli on January 26, 2025 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Anche Evan Ndicka, oltre a Florent Ghisolfi, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di BFM RMC. Queste le sue parole:

“Mi sento bene mentalmente e fisicamente. Anche l’anno scorso, ma come ha detto Ghisolfi, era il tempo di adattarmi alla Serie A, il gioco è diverso nell’uno contro uno, in Germania è più una questione di zona, c’è molto più spazio. Qui sei molto meno sollecitato, quindi era il momento di fare il passo in avanti”.

Raccontaci le differenze che hai riscontrato quando sei arrivato qui, sul campo.

“Qui sei molto meno sollecitato che in Germania. In Germania il gioco è molto più diretto. Corri molto di più. Come difensore centrale, in alcune partite facevo forse 11 o 11,5 km”.

11 chilometri, 11 chilometri. Per un difensore centrale è molto.

“Per un difensore centrale può succedere. C’è molta più intensità. Qui invece l’intensità è minore. Le squadre interrompono molto il gioco. Ci vuole un po’ più di concentrazione. Sei molto più vicino alla porta. È tutto questo che fa sì che poi, in alcune partite, il lavoro è molto più individuale, dipende dal singolo giocatore. È questo che mi ha permesso di capire un po’ tutto. Ci è voluto un po’ di tempo, ma va bene così”.

Ghisolfi: “La Roma è diversa, per la gente è famiglia. Cerchiamo un mix di identità e distacco”

0
OGC Nice's French sports director Florent Ghisolfi addresses a press conference in Nice, south-eastern France, on July 28, 2023. (Photo by Valery HACHE / AFP) (Photo by VALERY HACHE/AFP via Getty Images)

Il direttore sportivo della Roma, Florent Ghisolfi, ha rilasciato una lunga intervista a BFM RMC. Queste le sue parole:

A Roma hai trovato qualcosa che non avevi capito quando eri a Nizza, quando giocavi a Bastia, nella tua carriera di calciatore e dirigente?

“Sto scoprendo un calcio diverso, perché l’Italia è davvero diversa dalla Francia. Al di là dell’Italia, penso che la Roma, oltre alla città che è semplicemente eccezionale, sia un club diverso. Qui c’è una passione incredibile, sia nel calcio in generale che in tutti i settori, in particolare nei media come voi. La Roma è qualcosa di veramente diverso, una grande passione. È una famiglia per la gente di qui. È davvero eccezionale”.

La passione la conoscevi bene, dato che è proprio a Lens che ti sei rivelato al grande pubblico e che ti ha reso un direttore sportivo ricercato all’estero, immagino sia stato soprattutto grazie al tuo lavoro lì.

“A Lens c’è passione, è un club estremamente popolare, lo stadio è pieno e quando abbiamo ottenuto il successo che hai ottenuto lì, hai sentito l’affetto della gente. È difficile spiegare la differenza tra ciò che hai vissuto a Lens e qui in termini di atmosfera. Qui la città è più grande e allo stesso tempo, a volte, sembra un piccolo villaggio. Senza sminuire i club che ho conosciuto, ad esempio il Lens, che è un club magico, ma la Roma è qualcosa di speciale. Penso che bisogna viverlo per crederci davvero e capirlo. È qualcosa di incredibile. È una passione che consuma le persone. Penso che qui in Italia tutti abbiano una squadra del cuore e a Roma è davvero impressionante”.

Eppure è una squadra che non vince.

“Penso che sia anche una causa-effetto, perché c’è una tale passione che rende tutto difficile. Rende difficile lavorare in questo club, rende difficile creare un progetto stabile, poter lavorare a lungo termine. È proprio quello che stiamo cercando di fare in questo momento, in questo momento. Quindi ci vuole molta serenità, calma e solidarietà. Controllare una passione, no. È difficile, sì. Per sua natura, non si può controllare. Penso che sia giusto dimostrare alle persone che siamo qui per costruire qualcosa e per farlo partendo dalle fondamenta. Il nostro lavoro non dà frutti domani. Non si fa in pochi giorni, ma bisogna far capire che stiamo dando il meglio per il club, soprattutto far capire che siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo nel lavorare per questo club. E ogni mattina ci alziamo con la responsabilità di rendere felici le persone. Perché quando perdiamo, vediamo che non siamo lontani dal disastro. E questo è un ulteriore punto di forza. È un’esigenza forte, ma un’esigenza che, personalmente, mi piace, perché ti spinge a superare te stesso, a dare il meglio di te”.

Sul lavoro fatto con Ranieri.

“Vogliamo fare un giusto mix. Oggi abbiamo davvero una forte identità, dato che Claudio (Ranieri) conosce la vita, conosce il club, conosce la città. Porta molta serenità, la consapevolezza del proprio ruolo. Io sono straniero, sono francese, ma nel mio modo di fare, nei miei valori, l’identità è molto importante, il senso di appartenenza. È qualcosa che cerchiamo di mescolare. Abbiamo anche fatto tornare persone che hanno questa identità. Federico Balzaretti, che ha lavorato anche un po’ in Francia, è con noi oggi. Cerchiamo di costruire con persone competenti un mix di identità e anche un mix di distacco, perché senza distacco non si ha la freddezza necessaria per lavorare”.

Sulle difficoltà e le prossime sfide.

“Sono arrivato in una situazione un po’ complicata. Ci sono stati alti e bassi, diciamo che c’è stata una grande tempesta, ma la scelta di Claudio è stata molto importante. Da quando Claudio è arrivato, abbiamo ottenuto ottimi risultati. Sono 17 partite che non perdiamo. Siamo qui, ma d’altra parte sappiamo da dove veniamo. Questa è la prima cosa. Abbiamo fame. Penso di percepire una certa freschezza. Non sento una squadra esausta. Sono pronti. È vero che abbiamo partite importanti, ma penso che siamo pronti, che siamo freschi. Sì, l’obiettivo è fare il meglio possibile”.

Roma, Koné resta incedibile: nessun contatto con il PSG

0
LECCE, ITALY - MARCH 29: Manu Kone of AS Roma celebrates the victory after the Serie A match between Lecce and AS Roma at Stadio Via del Mare on March 29, 2025 in Lecce, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

La stagione volge al termine e le squadre iniziano a focalizzarsi sul calciomercato. Tra i protagonisti più in vista nella rosa della Roma, in un’annata che non è stata priva di difficoltà, c’è sicuramente Manu Koné. Il centrocampista, acquistato per meno di 20 milioni di euro dal Borussia Monchengladbach, ha attirato l’interesse di numerosi club europei, tra cui il PSG. Tuttavia, secondo quanto riportato da Fabrizio Romano su X, al momento non ci sono stati contatti ufficiali tra le parti. Per la Roma, Koné è un elemento chiave e verrà al centro del progetto che prenderà forma in estate con il nuovo allenatore.

https://x.com/FabrizioRomano/status/1915484316815024296?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1915484316815024296%7Ctwgr%5Eb910a6933dec0df1b2062521b059e4740e3d085d%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Flaroma24.it%2Fmercato%2Fmercato-mercato%2F2025%2F04%2Fcalciomercato-roma-nessun-contatto-tra-il-psg-e-kone-per-i-giallorossi-e-incedibile